AVVENTO 2010
VISITA ALLE FAMIGLIE
TEMA DI QUEST'ANNO:
SANTI PER VOCAZIONE
I Visitatori, come da tradizione di questa parrocchia, portano alle famiglie, con l’augurio di Buon Natale e l’invito di non mancare alla celebrazione di quel giorno, la lettera scritta appositamente dal Cardinale Tettamanzi, con l’aggiunta di segnalazioni utili della vita della comunità, e un piccolo cero da esporre acceso, se si vuole, sulla finestra durante la Notte Santa. Se la cosa è gradita, si reciterà insieme un Padre Nostro.
Auspicio
L’auspicio che la visita alle famiglie fa nascere nel cuore è che si crei una rete sempre più fitta e impegnata di persone che, proprio perché cristiani, si impegnino nella propria scala o nel proprio quartiere a creare collegamenti di prossimità e di collaborazione. La visita conferisce un notevole input a ciò. Purtroppo la fatica di qualche settimana viene un po’ buttata, perché normalmente non ha la continuità che ci si aspetterebbe durante gli altri mesi dell’anno. Si auspica una rete “fitta”: per questo si sollecitano adesioni. Anche tu potresti impegnarti, anche una sera sola o pochissime, a visitare i tuoi vicini o quelli del condominio accanto.
Il compito dei “veterani”
Sono ormai alcune decine le persone che da anni visitano le famiglie. L’iniziativa, si sa, viene attuata in coppia. Sarebbe bello che le coppie esperte si sdoppino, in modo che chi ha esperienza sia messo o scelga come compagno/a di visita, un compagno o una compagna che quest’esperienza non ha, così da rinfrancarla e in un certo senso guidarla.
Benedizione dei nuovi caseggiati
I sacerdoti visiteranno i nuovi caseggiati situati in via De André, anche per segnalare ai nostri nuovi “coinquilini” l’esistenza di una comunità cristiana, disposta senz’altro a venire incontro alle loro esigenze, nella quale però a lungo andare devono inserirsi come protagonisti.
La benedizione di caseggiato
Una delle iniziative che fiancheggiano la Visita alle Case è la benedizione di caseggiato. Essa vede la compresenza di tre “componenti”: il protagonismo dei laici, la preghiera in comune e la presenza del sacerdote. Concretamente
1) una famiglia della scala prende l’iniziativa di proporre l’incontro alle altre, non soltanto appendendo un cartello in portineria, ma interpellando una per una tutte.
2) Nella sera concordata con la segreteria, ci si incontra per una breve preghiera presieduta dal sacerdote o in una famiglia oppure nell’atrio.
3) Dopo la preghiera il sacerdote passerà di casa in casa per la benedizione delle famiglie che lo desiderano. Da questo si capisce che senza l’impegno di una famiglia, non se ne fa nulla.